Sul palco di Piazza San Marco, ad aprire la giornata del Carnevale 2024 dedicata alla lunga storia popolare delle maschere della tradizione, questa mattina è stata la delegazione di Avellino, accompagnata dal vicesindaco Laura Nargi, che sul palco ha portato “La Canzone di Zeza ed il ballo della Quadriglia”. La Zeza rappresenta il matrimonio di Porzia, figlia di Pulcinella e di Zeza, con don Zenobio, giovane medico calabrese e pretendente della ragazza. Geloso della figlia, Pulcinella non vuole concederla al pretendente, mentre la mamma Zeza, donna smaliziata e ruffiana, ha già chiaro il progetto matrimoniale per sistemare la figlia e cerca di convincere il marito.
Dopo uno scontro fisico tra il padre della ragazza e il pretendente, Pulcinella viene ferito da Don Zenobio, ma viene soccorso e guarito dallo stesso dietro la promessa di concedergli la figlia, permettendo alla coppia di celebrare il matrimonio. Matrimonio che si conclude con il ballo di un’esplosiva e coreografica quadriglia ballata dai diversi personaggi. Dopo di loro, in occasione del 140esimo anniversario dei rapporti diplomatici tra Italia e Corea, è tornato Talchum, l’arte popolare nella cultura tradizionale coreana, inserita nell’elenco dei Patrimoni Culturali Immateriali dell’Umanità Unesco nel 2022 – che combina danza, musica e teatro, eseguita da personaggi che indossano maschere in legno o in cartapesta come allegoria dei conflitti sociali. La delegazione è arrivata accompagnata dal Console e Viceconsole di Corea a Milano. I personaggi animati del Talchum si infilano in situazioni imbarazzanti, divertenti, a volte perfino scabrose al termine delle quali comunque emergono sempre i valori di “riconciliazione” e di “pace”.
Presente sul paco l’assessore alla Promozione del Territorio, Paola Mar: “Sono molto felice di essere qui in piazza con la vicesindaco Nargi , ma ciò che mi rende ancora più felice è vedere tanti giovani oggi, perché solo grazie a loro le tradizioni e la cultura del nostro meraviglioso paese possono continuare a vivere nel tempo. Ringrazio il sindaco di Andong, il Console generale di Corea e il viceconsole per essere qui oggi con noi. Questo è un momento importante di crescita per tutti noi, perchè oggi possiamo scoprire e capire un carnevale diverso, nel segno del nostro concittadino Marco Polo”