Con la Rassegna “VENEZIA, ovvero L’ARTE DELLA COMMEDIA” curata dalla Compagnia Pantakin, diretta da Emanuele Pasqualini e Michele Modesto Casarin, ritornano in Piazza San Marco ed in Campo Santo Stefano i Comici dell’Arte con otto diverse compagnie nazionali ed internazionali che si alterneranno per più di 70 repliche per tutto il periodo di Carnevale.
Scopri il calendario degli spettacoli in Piazza San Marco e in Piazza Santo Stefano.
Compagnia PANTAKIN DA VENEZIA
IL CARRO DEI COMICI
viaggio tra le maschere della Commedia
regia di M.M. Casarin
con Matteo Campagnol, Irene Silvestri, Claudio Colombo, Michele Modesto Casarin
Lo spettacolo vede protagonista un’improbabile compagnia girovaga: “I senza dimora”, un nome bizzarro ma quanto mai adeguato al capocomico e ai suoi attori. Saranno proprio loro a raccontarci e a farci rivivere la Commedia dell’Arte e i suoi ineguagliabili lazzi; questi imbonitori, tra cenni storici, risate e canzoni guideranno il pubblico nel misterioso e romantico mondo delle maschere in una Venezia antica che ha ancora tanti parallelismi con la Venezia di oggi. Tramite antichi lazzi e scene famose della commedia le maschere si scopriranno ad una ad una, partendo dalla loro origine fino al loro declino.
L’amore, l’invidia, la guerra, la fame, ieri come ora sono temi che da sempre ci toccano e le maschere della commedia da sempre, sono in grado di smascherarli al pubblico con la semplicità disarmante delle risate.
Compagnia Bambabambin Puppet Theatre
ARLECCHINATE
e
IL MERCANTE DI LEGNATE
di e e con Paolo Rech
Spettacolo di Burattini della Commedia dell’Arte
Nelle ARLECCHINATE utilizza un repertorio di farse provenienti dalla tradizione italiana che hanno come protagonista Arlecchino, accompagnato dagli amici della Commedia dell’Arte, unite in uno spettacolo che mescola dialoghi divertenti e ritmo incalzante. Giocato sui meccanismi più antichi del teatro dei burattini, ma adattato al gusto contemporaneo, si presta a qualsiasi tipo di pubblico e di spazi. Può essere rappresentato sia in luoghi chiusi, che all’aperto, in baracca fissa, o mobile. L’aspetto dinamico dello spettacolo e la possibilità di rappresentarlo in diverse lingue, lo rende adatto ad un pubblico internazionale.
Nel MERCANTE DI LEGNATE ancora una volte il protagonista è lui: Arlecchino! Arlecchino, povero in canna, coltiva l’ambizione di sposare la figlia del Re, il quale, naturalmente, la vuole dare in sposa ad un uomo bello ed intelligente, purché sia anche ricco e potente. Il nostro Eroe si mette così in affare per diventare un ricco imprenditore, vendendo ciò che ha sempre ricevuto: “sonore” legnate!
Compagnia Teatro Immagine
IL MERCANTE DI VENEZIA
da William Shakespeare
regia collettiva
con Roberto Zamengo, Claudia Leonardi, Ruggero Fiorese, Daniele Baron Toaldo
Su di un palcoscenico, dei Commedianti dell’Arte di una compagnia di terz’ordine, vogliono intrattenere il pubblico raccontando una storia lugubre e strana: quella dell’usuraio Shylock che pretende una libbra della carne dell’odiato Antonio, come interesse per una somma prestata. È il “Mercante di Venezia” shakespeariano, che si avvale delle maschere della tradizione italiana per narrare, divertendo, l’imbroglio, la menzogna e la perversione dei rapporti basati solo sul valore del danaro… Una storia antica che riesce a parlare ancora e forse più fortemente a noi uomini di oggi. In questo nostro “Mercante”, protagonisti, come detto, sono la Maschera, che rappresenta l’ambiguità e la bugia ed il Palcoscenico, quale spazio dell’azione, come la vita è il teatro dell’umana finzione. Tutto l’intreccio delle relazioni tra questi Comici è basato su di un rapporto di dare ed avere, sull’uso della maschera per rubare “umanità”, rendendo così credibile la menzogna.
E se il pubblico si divertirà a questo spettacolo e riderà di quello che sulla scena sta succedendo, sappia che sta ridendo amaramente di se stesso…
Compagnia Pantakin da Venezia
VENEZIA MILLENARIA
pillole di storia veneziana raccontate dalle maschere di Commedia
Regia di Michele Modesto Casarin
con Irene Silvestri, Matteo Campagnol, Rossana Mantese, Meredith Airò Farulla
Come si fa a celebrare degnamente l’anniversario della fondazione di Venezia? Pantalone è alla ricerca disperata di aiuto che prontamente arriva nei panni del Dottore, seguito a sua volta da Brighella, Colombina e Arlecchino. E tra canzoni, danze e lazzi tipici della Commedia dell’Arte arriva la risposta: il modo migliore per festeggiare Venezia è raccontare le sue storie. Cortigiane, capitani da mar, imperatori, gente comune e storie che viaggiano sul filo delle onde. Ma come fare a raccontare 1600 anni di storia in poco tempo? Milleseicento anni in milleseicento… ore? No, troppo lungo. Minuti? Ancora troppo. Allora milleseicento anni in milleiseicento secondi, che sono esattamente 26 minuti, ventisei come le lettere dell’alfabeto!
E così comincia questa narrazione avvincente delle storie di Venezia, ventisei storie il cui ordine viene estratto casualmente dal pubblico tramite l’estrazione delle ballotte, come nell’elezione dei dogi.
Compagnia Zorba officine Creative
IL MASCHERAIO
Lezione Spettacolo
di e con Andrea Cavarra
Un vero e proprio atelier di costruzione maschere teatrali viene aperto al pubblico. Vi troviamo decine di maschere in cuoio, calchi in gesso, matrici in legno e tutti gli accessori del lavoro del mascheraio (pelli, pellicce, martelli, ecc.) che saranno usati per far conoscere al pubblico questa antica arte teatrale.
Il mascheraio racconta la storia della maschera nella società, nella religione e nel teatro, dal teatro greco alla commedia dell’arte, fino ad arrivare ai giorni nostri. Ogni volta che un aneddoto viene raccontato il pubblico comprende sempre di più in che modo la maschera è all’origine di tante forme di spettacolo moderne. Ma non solo, il mascheraio sceglie delle persone dal pubblico e mostra come nasce una maschera ispirata al volto di una persona, come gli si dà un carattere, un corpo, una voce e un significato. Man mano che il maestro svela come nasce una maschera, ce ne rivela anche tutti i significati simbolici, lo scopo sociale, ma soprattutto perché’ la maschera è sempre attuale.
Compagnia LANDE DEL VERO
ARLECCHINO E IL CAPITANO MANGIABAMBINI
di e con Eleonora Landi e Domenico Indivieri
È la storia di Arlecchino di ritorno dal giro del mondo. Il celebre servo racconta quanto è spietato il suo padrone, il Capitan Mangiabambini. Egli lo divora in un sol boccone qualsiasi cucciolo veda, tranne i gattini, di cui è terrorizzato.
Il Capitano entra in scena, minacciando di mangiare tutti i bambini che vedrà e maltrattando il povero Arlecchino. A quel punto Arlecchino si smaschera davanti al pubblico e racconta la sua vera storia: in realtà altri non è che la Bella Eleonora, una ragazza vivace e curiosa, che si è innamorata del rude ma avventuroso Capitan Mangiabambini. Riuscirà la bella Eleonora con l’aiuto del pubblico a conquistare il capitano e fargli cambiare carattere? Venite a scoprirlo!
AMATA COMPAGNIE – FRANCIA
IL TRIONFO DI ARLECCHINO
Regia di Carlo Boso
con Anna COCCONCELLI, Arnaud BIRAUD, Athena HOBEIKA, Marie HURAULT, Tibor BRICALLI
Tratto da vari canovacci di Commedia dell’Arte Il TRIONFO DI ARLECCHINO vuole rappresentare un’inno alla libertà di amare in un mondo contraddistinto dall’imperare di egoismi e di interessi personali. L’azione è ambientata in una Venezia immaginaria dove alberga un vecchio Speziale francese, Pantalone, desideroso di utilizzare il matrimonio della propria figliola per poter ulteriormente arricchirsi. Un capitano vanaglorioso, di Plautina memoria cercherà di rapire la bella Fiordaliso,la figliola dello Speziale, con l’aiuto dell’onnipresente Arlecchino. Arlecchino si rivelerà in seguito essere la bella Gelsomina che come già fece l’omonima Viola nella Dodicesima notte di W.Shakespeare ha rivestito per amore le spoglie di un servitore. La cortigiana Isabella s’innamora dello stolto fratello del Capitan Spaventa, il nomato Capitan Rodomonte, e per raggiungerlo fugge travestita da uomo. L’uso delle maschere, colpi di Teatro a ripetizione, lazzi a non finire, danze .canti e pantomime caratterizzano quest’opera teatrale che si ricollega alla più pura tradizione della Commedia dell’Arte. Un Teatro d’Arte per tutti dunque per il più grande piacere del pubblico di tutto il Mondo.
Spettacolo in collaborazione con ISTITUTO ROMENO DI CULTURA E RICERCA UMANISTICA di Venezia
Compagnia stabile del Teatro Drammatico di E. Godenau (Romania)
TEATRUL MASTILOR
rieleaborazione e regia Michele Modesto Casarin
con RADU TUDOSIE, ANA NEGRESCU, ADRIAN SERBAN, MADALINA CIOBANUC, MIHAI RÂDULEA
Un giorno su una piazza, che rappresenta tutte le piazze del mondo, arriva una “scalcagnata” compagnia di comici. La compagnia “nemaipomenitii” che metterà in scena per il pubblico uno straordinario viaggio, nel mondo della commedia dell’arte. E cosi ripercorrendo la storia, le virtù, e i vizi delle maschere , il pubblico si troverà immerso nella fascinazione del teatro, scoprendo il punto di origine di quello che oggi viene considerato il “teatro moderno”. Tra mille emozioni, risate, lazzi e canzoni, la compagnia viaggiante “nemaipomenitii” vi aspetta per condividere con voi il rito laico del teatro. Lo spettacolo è stato allestito nel mese di Ottobre con la compagnia stabile del Teatro Drammatico Elvira Godeanu di Targu Jiu (Romania). Una storia quella della commedia dell’arte partita da Venezia e che ora ritorna a noi in lingua Romena, nel vero stile comici dell’arte, per dimostrare ancora una volta che la lingua del teatro è una lingua internazionale, che unisce popoli e culture.
Compagnia Teatro dei Navigli
COMMEDIA INCOMPIUTA
scritto e diretto da Luca Cairati
con Sara Bellodi, Luca Cairati, Michela Lo Preiato, Maurizio Misceo, Arturo Gaskins
Commedia Incompiuta è un viaggio fantastico compiuto dalle Maschere della Commedia dell’Arte nel solco dei canovacci surreali di Gianni Rodari. La storia narra di un amore impossibile tra Isabella e Flaminio, osteggiato dal vecchio Pantalone, che nella commedia impersonificherà il male assoluto da cui fuggire. Arlecchino e Smeraldina andranno in soccorso dei loro padroni e, attraverso agnizioni e travestimenti di ogni sorta, li condurranno in un viaggio surreale e caleidoscopico in cui l’amore trionferà.
Centro Teatro dei Navigli ha una profonda conoscenza della Commedia dell’Arte, dei suoi personaggi e degli elementi fisici che li contraddistinguono e con questa nuova creazione la compagnia ha il desiderio di innovare i codici classici con la danza, il mimo e la drammaturgia del corpo. Come dice Rodari: “Il teatro è sempre un’opera incompiuta, che si completa solo nel momento in cui viene messa in scena, e che si definisce con le invenzioni degli attori e con lo sguardo del pubblico”. Teatro dei Navigli dà dunque il benvenuto nel mondo della fantasia, in cui una scopa si trasforma in un cavallo, o dove una parola detta per ridere, può diventare il contrario del suo significato. Entriamo nel mondo del gioco, nelle coniugazioni fantastiche del “facciamo che io ero”, che ci permettono di assumere tutte le identità e tutti i codici possibili e di condividerli con il pubblico.