Unica al mondo, Venezia è tra le città d’Italia più desiderate per vivere la storia e la cultura del Bel Paese. Proprio per la sua eccezionale ricchezza d’arte e di paesaggi naturali, Venezia è considerata uno dei principali siti Patrimonio dell’Umanità, da ammirare e rispettare.
La tutela della bellezza di Venezia è al centro della campagna di sensibilizzazione #EnjoyRespectVenezia, promossa dalla Città di Venezia per orientare tutti i visitatori verso il rispetto delle regole e l’adozione di comportamenti che permettono di vivere un’esperienza di visita più ricca e autentica, e insieme responsabile e consapevole.
Prima ancora di partire, è consigliabile pianificare il proprio viaggio e soggiorno a Venezia in momenti dell’anno di minor afflusso. A partire dalla primavera 2024, per accedere alla Città Antica di Venezia in alcune giornate considerate “a bollino rosso” i visitatori giornalieri saranno tenuti a prenotare online con versamento di 5 € di contributo tramite la piattaforma https://cda.ve.it/it/. Obiettivo della sperimentazione è scoraggiare il turismo “mordi e fuggi” nei periodi dell’anno in cui l’affluenza di visitatori si stima alta (è disponibile il calendario per conoscere le giornate in cui è previsto il contributo di accesso a Venezia).
Una volta in città, basta uscire dai percorsi più convenzionali per scoprire i suoi tesori nascosti, dai musei alle chiese, dai giardini storici alle corti dei palazzi. Ma non si può dire di aver visto tutto a Venezia senza aver esplorato le isole della laguna – come Torcello, Mazzorbo, Sant’Erasmo, Certosa, Lido e Pellestrina – e la terraferma, con i suoi parchi urbani e i percorsi ciclopedonali, i forti storici, i musei e i teatri, dove non mancano gli eventi diffusi per conoscere tutto questo territorio.
E poi, Venezia si scopre al mercato e a tavola, assaggiando i prodotti locali e i piatti tipici, dalle moéche di laguna al carciofo violetto di Sant’Erasmo, dalle sarde in saòr ai bigoli in salsa, dalla focaccia dolce al biscotto Bussolà di Burano.
C’è anche un altro modo per immergersi nella storia e nelle tradizioni veneziane: entrare nelle botteghe degli artigiani, dove ancora oggi si continuano antichi mestieri come quello del maestro vetraio, della merlettaia, dell’impiraréssa (infilatrice di perle), del remèr (costruttore di remi e forcole) o del maestro d’ascia.
Per scoprire tutte le bellezze di Venezia, non c’è niente di meglio che lasciarsi ispirare dalla guida #EnjoyRespectVenezia – Vademecum per un turismo sostenibile disponibile negli Uffici di Informazione e Accoglienza turistica o prenotare una visita con guide e accompagnatori turistici abilitati, capaci di trasmettere la storia millenaria di questa città e raccontare la sua quotidianità.
Oltre ai suggerimenti su dove andare e cosa fare, la campagna #EnjoyRespectVenezia fornisce ai visitatori le principali informazioni pratiche da sapere.
Per non intralciare la viabilità pedonale, è buona regola camminare tenendo la destra, soprattutto nelle calli più strette, non sostare in gruppo sui ponti, e non condurre cicli in centro storico, neppure a mano.
È disponibile online la mappa delle aree verdi attrezzate che riporta gli spazi di alcuni giardini pubblici del centro storico adatti per una sosta, dotati di panchine, cestini portarifiuti, fontanelle di acqua potabile, bagni pubblici. È bene sapere che è vietato servirsi di monumenti, scalini di chiese, ponti, pozzi o rive di tutta la città quali aree pic-nic, tanto più nell’area di Piazza San Marco in quanto sito monumentale.
Ma Venezia è tutta città d’arte e come tale richiede da parte di tutti noi attenzione, cura e rispetto: non è consentito il bivacco o il campeggio, né l’abbandono sul suolo pubblico di carte, barattoli, bottiglie e qualsiasi tipo di rifiuto solido o liquido. Non è ammesso dar da mangiare ai colombi né deturpare monumenti e abitazioni con scritte, disegni o lucchetti. È necessario fare la raccolta differenziata, se si alloggia in appartamento, e tenere comportamenti rispettosi e abbigliamento adeguato evitando di circolare in tenuta balneare o a torso nudo, nonché tuffarsi o bagnarsi in rii e canali pubblici o in Bacino San Marco, anche per ragioni di incolumità personale e di pubblica sicurezza. Venezia dispone a poca distanza dal centro storico di un accesso al mare dalle spiagge del Lido e di Pellestrina .
È bene tenere a mente che, a rispetto delle norme igienico-sanitarie e a maggior tutela del decoro urbano e paesaggistico della città, la violazione di alcuni divieti prevede anche la possibilità di applicare ai trasgressori sanzioni amministrative, comprese tra i 25 e i 500 euro, oltre all’allontanamento immediato dal luogo in cui è stato commesso il fatto, in base al vigente Regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana del Comune di Venezia.