Il 20 febbraio nel Salone del Piovego a Palazzo Ducale circa 150 persone hanno assistito alla conferenza Venezodiaco – La luna, le stelle e gli astri nel quotidiano veneziano lungo i secoli, tenuta dallo scrittore ed esperto di storia veneziana Alberto Toso Fei .
L’architetto Emanuela Carpani, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Venezia e Laguna, ha gentilmente ospitato nella sede dell’ente questo incontro nell’ambito del programma del Carnevale 2019, che quest’anno ha la luna come tema dei festeggiamenti e che avuto rappresentanza grazie alla presenza di Piero Rosa Salva, presidente di Vela.
Venezodiaco: un racconto di meraviglie
La nascita della città, sorta proprio sotto il buon auspicio di una congiunzione astrale favorevole, è stato l’incipit di una narrazione che ha raccontato le testimonianze “astrali” visibili a Venezia. Il viaggio ha poi toccato le varie effigi raffiguranti le stelle presenti sui principali palazzi e monumenti cittadini, soprattutto in Piazza San Marco e nei luoghi più cari alla tradizione della città. Sono molti i collegamenti che questi simboli richiamano, dai segni zodiacali, ai pianeti, alla tradizione pagana delle dee della fertilità che poi si è tramutata nel culto della Vergine. Non sono mancati nemmeno gli aneddoti sugli strologhi che abbondavano in città e che hanno lasciato traccia anche nella toponomastica, senza dimenticare le leggende che hanno le stelle come protagoniste come quella che spiega l’origine del Ponte de le Maravegie.
L’incontro si è poi concluso raccontando delle curiosità sul Salone del Piovego sede dell’evento, prima fra tutte la sua funzione di accogliere il corpo imbalsamato delle dogaresse quando arrivava il loro momento. E alla fine Alberto Toso Fei si è preso lo sfizio di riprendere un rito che tra quelle mura non si ripeteva più dalla caduta della Serenissima: la distruzione delle riproduzioni in miniatura di castelli che ogni anno a Carnevale si reiterava per ricordare la sottomissione delle città friulane che a metà del XII secolo avevano osato sfidare la supremazia della Repubblica nell’Alto Adriatico.
Sala piena, divertimento e arricchimento culturale: i tre ingredienti per iniziare al meglio il programma culturale del Carnevale 2019!