Marco Polo torna in laguna da protagonista della tradizione carnevalesca veneziana. Con il suggestivo titolo “Ad Oriente. Il viaggio mirabolante di Marco Polo”, il Carnevale di Venezia 2024 celebra uno dei suoi più grandi viaggiatori, la cui avventura incarna appieno lo spirito della città di Venezia: la curiosità, la voglia di conoscere e l’intraprendenza dei mercanti veneziani sono alla base di un modo di essere che ha caratterizzato tutta la storia della Serenissima, in un mix di commercio, affari, diplomazia e conoscenze scientifiche e geografiche. In occasione dei 700 anni dalla sua morte, Il tema del viaggio, della scoperta e dell’incontro con mondi prima solo immaginati, ma anche il viaggio inteso come un percorso alla ricerca di se stessi, per scoprirsi diversi da quando si era partiti, sarà al centro dell’edizione 2024 del Carnevale di Venezia. Un percorso verso l’immaginazione che volgerà lo sguardo “Ad Oriente” sulle tracce delle rotte che l’allora giovane Marco intraprese alla scoperta di nuove meraviglie.
Un centinaio di imbarcazioni tradizionali veneziane, addobbate e coloratissime, con a bordo oltre 800 vogatori, ha solcato le acque della via d’acqua più famosa al mondo trasportando la mitica “Pantegana” in cartapesta, che si è aperta davanti al Ponte di Rialto sotto gli occhi di migliaia di spettatori. La festa è poi continuata in Erbaria, dove il popolo di terra si è unito a quello d’acqua e dove sono state premiate le 3 barche più singolari e meglio addobbate.
10 giorni di teatro in strada, 1.110 spettacoli, 80 compagnie coinvolte per un totale di 200 artisti; 9 palchetti tra Venezia centro storico, isole della laguna, Mestre e terraferma. Dal 27 gennaio al 13 febbraio 2024 la rassegna “Venice Carnival Street Show” ha proposto spettacoli di giocoleria e arte diffusa per la città all’interno del programma ufficiale di “Ad Oriente. Il mirabolante viaggio di Marco Polo”. L’edizione diffusa del Carnevale di Venezia ha portato ad esibirsi mimi, clown, attori, musicanti, trampolieri e affabulatori in grado di coinvolgere un pubblico vasto di bambini e adulti e trasportarli nel mondo dell’arte, della commedia, delle fiabe e della musica.
10 giorni di Commedia dell’Arte, oltre 60 spettacoli con 8 diverse compagnie nazionali e internazionali; 2 palchi, uno in Piazza San Marco e uno in Campo Santo Stefano. Anche la Commedia dell’Arte, una delle tradizioni teatrali più famose del mondo, è stata presente in questa edizione del Carnevale di Venezia, inserendosi nel vasto palinsesto di appuntamenti dal 27 gennaio al 13 febbraio 2024. La rassegna è stata curata dalla Compagnia Teatrale Pantakin che, grazie alla rete di contatti con compagnie italiane e non è stato possibile allestire una programmazione che va dalla Francia, alla Germania e alla Romania passando per Veneto, Lombardia, Lazio, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Fedeli al tema di quest’anno, Pantakin ha anche prodotto lo spettacolo, che porterà in tournèe la prossima estate, “QUANDO CATAI L’AMORE IN KATAI”, imperniato sulle vicende amorose del giovane Marco Polo e la bellissima e spietata Principessa Hao Dong.
La cultura d’Oriente è stata al centro della settimana grassa del Carnevale di Venezia. Nel cuore di Venezia e di Mestre, in occasione del Capodanno cinese si sono susseguite sfilate, danze del dragone e del leone, canti e laboratori per immergersi nell’autentica tradizione e cultura cinese in occasione della grande festa di fine anno. Il 2024, infatti, non festeggia unicamente la scoperta dell’Estremo Oriente da parte del grande esploratore veneziano Marco Polo, ma coincide anche con l’ingresso nel potente anno del Drago, caratterizzato da cambiamenti, opportunità e fortuna. E Venezia ha voluto suggellare questa amicizia lunga centinaia di anni scoprendo e celebrando la cultura orientale.
Le due sfilate delle maschere più belle in Piazza San Marco e in Piazza Ferretto hanno registrato un totale di oltre un migliaio di partecipanti in presenza. Domenica 11 febbraio sono poi stati decretati i costumi più belli: “Corona, la Regina rossa” ha vinto il premio come Maschera più elaborata; “Olè” ha vinto il premio come Maschera più fantasiosa; “700 volte Marco” quello della Maschera più legata al tema.
Oltre 50 gli eventi culturali dislocati tra Venezia e Mestre. E musei aperti in giorni e orari straordinari. Il Carnevale della Cultura per 18 giorni ha riempito di musica e teatro i luoghi della cultura di Venezia e Mestre, tornando a celebrare la manifestazione con una programmazione di spettacoli negli spazi culturali della città. La cinquantina di appuntamenti del cartellone culturale ha affiancato le attività all’aperto, coniugando il tema del Carnevale 2024 nelle molteplici declinazioni dell’arte, con tanti eventi imperdibili e aperture straordinarie che hanno visto coinvolte associazioni culturali, enti, teatri e musei, palazzi.
13 gruppi arrivati da tutta Italia, e oltre 200 figuranti nel pomeriggio di lunedì 12 febbraio hanno sfilato in Piazza San Marco. Dal Piemonte alla Sicilia, dal Veneto alla Sardegna, passando per Marche, Basilicata, Puglia, Calabria e Campania, in un viaggio da nord a sud alla scoperta dei “Carnevali della tradizione”, individuati dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia. 3 delegazioni internazionali provenienti da Cina, Sri Lanka e Corea del Sud, con un centinaio di figuranti hanno sfilato in Piazza San Marco e nei campi di Venezia. In uno scambio culturale di usi e costumi, domenica 11 febbraio sono arrivate in Piazza San Marco le maschere dello Sri Lanka, che si sono esibite in danze tradizionali, con spettacoli vibranti che hanno saputo intrecciare folklore, mitologia ed elementi rituali. Protagonisti di lunedì 12 e martedì 13 febbraio sono stati invece la delegazione della città coreana di Andong, che ha rappresentato la tradizionale maschera danzante del ‘Talchum’, riconosciuta Patrimonio Immateriale Unesco nel 2022, e gli abiti in seta di Suzhou – Hanfu, in un evento che rientra nel calendario di celebrazioni dedicate ai 700 anni dalla morte di Marco Polo.
5 giorni di sfilate di carri allegorici per 5 località coinvolte: Dese, Chirignago, Pellestrina, Mestre e Zelarino, e 1.500 figuranti. L’edizione del 2024 ha visto il ritorno delle sfilate dei carri allegorici mascherati su tutto il territorio cittadino, anche se alcune sfilate sono state annullate causa pioggia. In cartapesta, coloratissimi e maestosi, i carri hanno sfilato per le vie di Pellestrina e delle città in un tripudio di coriandoli, figuranti in maschera, musica e stelle filanti.
9 serate per 18 spettacoli e un totale di 540 ore di spettacolo visto da oltre 25.000 ospiti (di cui 5.000 veneziani a titolo gratuito). “Terra Incognita” , con la direzione artistica di Massimo Checchetto, ideazione e regia di Enrica Crivellaro, ha portato in scena nove performer della francese Compagnie Ilotopie che, con le loro sorprendenti macchine sceniche ideate per lo spettacolo, hanno infiammato l’acqua veneziana di energia e creatività. Lo spettacolo in Arsenale ha ritrovato ancora una volta il gesto elegante del linguaggio del corpo, con le cinque danzatrici della compagnia orientale The East Dance Company – Associazione ICCTPA, che con la danza dei quattro simboli, la danza delle spade e delle quattro stagioni ha condotto gli spettatori nel mistero delle antiche leggende cinesi. L’emozionante cornice notturna dell’Arsenale è stata resa unica da una densa scenografia di fontane danzanti, luci e video realizzata dal connubio di arte tecnologica tra Viorica, Antica Proietteria e Moonlight.
8 Dinner Show, 50 costumi realizzati a mano, scenografie e allestimenti creati ad hoc per celebrare il mirabolante viaggio di Marco Polo, con musiche e coreografie ideate e dirette da Antonia Sautter. I Dinner Show del Carnevale di Venezia 2024 sono andati in scena a Cà Vendramin Calergi, uno dei più bei Palazzi del Cinquecento veneziano con uno straordinario affaccio sul Canal Grande. Ispirandosi alle “Città Invisibili” di Calvino – che il grande scrittore immaginò tutte con un nome di donna – il gala show “Alla Corte del Gran Khan” di Antonia Sautter ha ripercorso il filo dei racconti di Marco Polo trasformando i paesi e i territori del suo viaggio in melodie, costumi d’epoca, maschere e quadri allegorici che hanno sfilato davanti agli invitati, immergendoli nello stesso turbinio di sensazioni dei protagonisti di questo eccezionale incontro tra l’est e l’ovest che il Carnevale di Venezia ha celebrato quest’anno.
Riportata in auge dal regista visionario Bruno Tosi nel 1999 e diventata col tempo uno degli eventi cardine del Carnevale di Venezia, la “Festa delle Marie” ricorda un fatto storico realmente accaduto. Correva l’anno 973 quando nella chiesa di San Pietro di Castello, durante gli annuali festeggiamenti dedicati alla purificazione della Vergine Maria, dodici ragazze veneziane vennero rapite da un gruppo di pirati dalmati. Dopo un inseguimento organizzato dal Doge Pietro Candiano III, le fanciulle furono liberate e ricondotte a Venezia. Da allora, la Festa delle Marie fu festeggiata ogni anno nella città lagunare con modalità e riti che cambiarono nel corso dei secoli. La Maria del Carnevale 2024, “incoronata” nelle sale Apollinee della Fenice ieri sera, è la ventenne di Noale Silvia Zecchin. Le altre ragazze selezionate dalla giuria, che con Silvia hanno vissuto questa meravigliosa esperienza, sono Giorgia Vettorello, Lidia Gasparini, Gaia Donà, Iolanda Gajon, Ilaria Marvilly, Mariam Gargiulo, Laura Mattiazzo, Rossana Grementieri, Nabila El Ashker, Irene Renosto, Elena Maria Furlan.