Seduttore, avventuriero, scrittore e intellettuale, simbolo dell’“età d’oro” della Serenissima – il Settecento – capace di incarnare lo spirito di libertà, passione e mistero che da secoli contraddistingue il Carnevale di Venezia. Nato nel 1725 e famoso per la sua vita avventurosa – ma anche per la sua versatilità, l’ingegno e l’amore per l’arte e la bellezza – Giacomo Casanova è stato il filo conduttore dell’edizione 2025. Un viaggio straordinario nel tempo, un omaggio a Casanova e alla Venezia del Settecento, che ha celebrato non solo la figura di un grande veneziano, ma anche l’anima stessa della Serenissima: la libertà, la cultura e l’arte dell’intrattenimento.
Il Carnevale di Venezia è iniziato con “La notte di San Valentino. Cuore a cuore”, un’iniziativa dedicata a tutti gli innamorati di ogni età tra gag, rocambolesco romanticismo, performance di balli storici, musica e danze. A condurre sono stati Marco Maccarini e Chiara Perale, con le intrusioni dell’eclettico Principe Maurice nei panni di un sofisticato Casanova e di un improbabile Valentino interpretato dal giullare Manuel Bruttomesso (aka Nespolo Giullare).
Durante la serata, gli innamorati si sono cimentati in romantiche dichiarazioni d’amore dal palco di San Marco grazie all’iniziativa “Urla il tuo amore”.
Un centinaio di imbarcazioni tradizionali veneziane, splendidamente addobbate e ricche di colori, hanno animato il Canal Grande con oltre 800 vogatori a bordo, dando vita a una suggestiva sfilata sull’acqua. Al centro della scena, la celebre “Pantegana” di cartapesta, che si è aperta in modo spettacolare davanti al Ponte di Rialto, tra gli applausi di migliaia di spettatori.
La festa è poi proseguita all’Erbaria per un momento di allegria condivisa. Qui sono state premiate le tre imbarcazioni più originali e creativamente decorate: il primo premio è andato alle Api della remiera di Castello, un equipaggio tutto al femminile; al secondo posto si sono classificati i Pinguini della remiera di Murano, mentre il terzo è stato assegnato al Granchio Blu della remiera Voga Veneta Mestre.
Al Carnevale di Venezia è ritornata l’arte diffusa in città, con il palinsesto del Venice Carnival Street Show “Casanova…che avventure da matti!” che ha proposto propone una kermesse di spettacoli di arte varia nei campi di Venezia, nel centro di Mestre, nelle isole della Laguna e nelle Municipalità. Un viaggio tra i colori e le emozioni dello spettacolo dal vivo per un totale di oltre 80 compagnie, 250 artisti e 1000 repliche di spettacoli. Una programmazione no-limit di arte e spettacoli diffusi a Venezia in Campo San Geremia, Santa Maria Formosa, San Giacomo dall’Orio, San Cassiano, Santa Margherita, Esedra Castello; mentre a Mestre gli artisti si troveranno, oltre che in Piazza Ferretto, anche in Largo Divisione Julia, Piazzetta Battisti, Via Poerio e in Via Palazzo.
Otto indimenticabili Dinner Show, cinquanta costumi artigianali, scenografie inedite, installazioni e spettacoli ideati e diretti da Antonia Sautter: un omaggio immersivo ai sorprendenti e audaci “talenti per la vita” di Giacomo Casanova, di cui quest’anno si celebra il trecentesimo anniversario dalla nascita.
I Dinner Show del Carnevale di Venezia 2025 hanno preso vita nelle splendide sale di Ca’ Vendramin Calergi, magnifico palazzo rinascimentale affacciato sul Canal Grande.
Ospiti mascherati sono stati accolti come in uno scrigno di meraviglie, dove ogni istante brillava di immaginazione e stupore. Serate incantate che hanno saputo catturare la vera essenza del Carnevale: misteriosa, teatrale, irresistibilmente veneziana.
9 serate, 18 spettacoli, 540 ore complessive di intrattenimento e oltre 25.000 spettatori.
Lo spettacolo “Giacomo. Una storia d’amore” – ideato e diretto da Enrica Crivellaro, trasformato in poesia da Antonella Barina, con la direzione artistica di Massimo Checchetto – è andato in scena da venerdì 21 a domenica 23 febbraio e da giovedì 27 febbraio a martedì 4 marzo, con due repliche quotidiane alle 18:45 e alle 21:00.
Per circa 40 minuti, lo scenario dell’Arsenale si è trasformato in un palcoscenico liquido, dove immagini evocative hanno raccontato l’essenza di Giacomo Casanova in sette quadri, tra realtà e fantasia, fatti e visioni oniriche. Una narrazione potente di una personalità che fece della propria vita un Carnevale, sovvertendo regole e convenzioni con geniale libertà.
Le due sfilate delle maschere più belle in Piazza San Marco e in Piazza Ferretto hanno registrato un totale di oltre un migliaio di partecipanti in presenza. Domenica 2 marzo sono poi stati decretati i costumi più belli: “Sinfonia di passioni”, un gruppo composto da Giacomo Casanova, l’amata Henriette e la suora Marina Morosini, ha vinto per l’attinenza al tema di quest’anno “Il tempo di Casanova”; “Tulum”, un gruppo composto da due maschere azteche, si è aggiudicato il premio per la qualità della manifattura; infine, “Namaste Giacomo”, un duo che è stato premiato per la creatività dei costumi ispirati a un ipotetico viaggio di Casanova in India.
Tra maschere e colori, Piazza San Marco ha accolto anche due ospiti d’eccezione: Myaku Myaku, mascotte ufficiale di Expo 2025 Osaka e Italia-chan, mascotte ufficiale del Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka. I due personaggi hanno affiancato la Sfilata della maschera più bella per salutare il pubblico del Carnevale di Venezia 2025 con un caloroso konnichiwa.
Oltre 50 gli eventi culturali dislocati tra Venezia e Mestre. E musei aperti in giorni e orari straordinari. Il Carnevale della Cultura per 18 giorni ha riempito di musica e teatro i luoghi della cultura di Venezia e Mestre, tornando a celebrare la manifestazione con una programmazione di spettacoli negli spazi culturali della città. La cinquantina di appuntamenti del cartellone culturale ha affiancato le attività all’aperto, coniugando il tema del Carnevale 2025 nelle molteplici declinazioni dell’arte, con tanti eventi imperdibili che hanno visto coinvolte associazioni culturali, enti, teatri e musei, palazzi.
12 gruppi arrivati da tutta Italia, e oltre 250 figuranti nel pomeriggio di lunedì 3 marzo hanno sfilato in Piazza San Marco portando le maschere di dieci regioni italiane, selezionate dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia. Dal Piemonte alla Sicilia, dal Trentino Alto Adige alla Sardegna, passando per Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise e Puglia, ogni territorio ha portato a Venezia usi e costumi che affondano le proprie radici nella storia, offrendo un viaggio affascinante da nord a sud grazie ai “Carnevali delle tradizioni”. Un evento che coniuga la magia del momento più spensierato dell’anno con il patrimonio culturale immateriale delle manifestazioni antiche, ancestrali, che rimandano ai miti e alla tradizione.
Nove le località coinvolte: Dese, Chirignago, Pellestrina, Lido di Venezia, Marghera, Burano, Campalto, Mestre e Zelarino! Decine di carri allegorici con migliaia di figuranti, gruppi di appassionati del Carnevale e provenienti da tutto il territorio comunale e della città metropolitana, bande musicali, majorette e sbandieratori, accolti dal pubblico tra coriandoli e musica sulle tracce del più seducente personaggio del 700.
Riportata in auge dal regista visionario Bruno Tosi nel 1999 e diventata col tempo uno degli eventi cardine del Carnevale di Venezia, la “Festa delle Marie” ricorda un fatto storico realmente accaduto. Correva l’anno 973 quando nella chiesa di San Pietro di Castello, durante gli annuali festeggiamenti dedicati alla purificazione della Vergine Maria, dodici ragazze veneziane vennero rapite da un gruppo di pirati dalmati. Dopo un inseguimento organizzato dal Doge Pietro Candiano III, le fanciulle furono liberate e ricondotte a Venezia. Da allora, la Festa delle Marie fu festeggiata ogni anno nella città lagunare con modalità e riti che cambiarono nel corso dei secoli.
La Maria del Carnevale 2025, “incoronata” nelle sale Apollinee della Fenice, è la 19enne veneziana Elena Sofia Cesca.
Colori, sapori e tradizioni con i Mercatini di Carnevale, un progetto pensato per le festività carnevalesche di “Il tempo di Casanova” e promosso da Confcommercio Venezia Centro Storico, in collaborazione con il Comune di Venezia, Confartigianato, CNA e Confesercenti, con il sostegno della Camera di Commercio di Venezia Rovigo.
Quattro tra i più suggestivi campi di Venezia – Campo San Polo, Campo Santa Margherita, Campo San Maurizio, e Campo Santa Maria Formosa – hanno ospitato altrettanti mercatini tematici e oltre 40 espositori, che propongono un’offerta variegata di eccellenze artigianali, gastronomiche e culturali.