La rievocazione della famosa Lotta dei Pugni tra i Nicolotti e i Castellani ha infiammato oggi Piazza San Marco. L’importante recupero storico voluto e organizzato dal delegato alle tradizioni del Comune di Venezia Giovanni Giusto ha proposto sul palco del Carnevale di Venezia. ispirato al tema Creatum Civitas Ludens. la spettacolare lotta che ai tempi della Repubblica di Venezia, raggiungeva il suo massimo sopra il “Ponte dei pugni”.
Danilo “Leo” Lazzarini, Maestro di Arti Marziali Venete, e 50 tra i suoi più validi allievi, hanno riproposto in due repliche alle 15 e alle 17 con tanto di duelli quella che all’epoca della Repubblica Serenissima era la sfida tra le due fazioni in cui si divideva il ceto popolare di Venezia.
Al tempo del doge Sebastiano Zani, 39esimo doge tra il 1172 al 1178, quando la cittadinanza era partita tra Castellani (sestieri di Castello, San Marco, Dorsoduro) e Cannaruoli (sestieri di San Polo, Santa Croce, Cannaregio, zone ancora paludose e quindi ricche di canne). Nel 1307 ai Cannaruoli furono assegnate anche cinque contrade di Dorsoduro (San Nicolò dei Mendicoli, Angelo Raffaele, San Basegio, Santa Margherita e San Pantalon) e vennero ribattezzati Nicolotti. I Castellani, quindi, vivevano nella zona orientale della città ed erano perlopiù operai impiegati nell’Arsenale. I Nicolotti, invece, si concentravano nell’estremità opposta e si dedicavano soprattutto alla pesca; avevano il diritto di eleggere un proprio capopopolo detto doge dei Nicolotti.