Prima uscita per le 12 Marie attese in piazza San Marco dopo il primo struscio tra la folla e il corteo acqueo in Canal Grande!
Gli abiti ispirati ai quadri del Tiziano e realizzati da Francesco Briggi dell’Atelier Pietro Longhi sono pronti. Il programma di appuntamenti, visite, feste, momenti culturali, sociali e di glamour è fittissimo. Ora tocca a loro, alle 12 Marie selezionate domenica scorsa tra una cinquantina di ragazze tra i 18 e i 28 anni giunte dai comuni della Città metropolitana di Venezia, entrare in scena.
Il primo atto, il primo bagno di folla, di fotografie e immagini postate e replicate sui social sarà sabato 3 febbraio. Prima la vestizione e il trucco nelle sale dell’hotel di Palazzo Vitturi dove saranno sempre le sapienti mani di Umberto Corrà del Salone “Monika & Umberto” a dare forma all’acconciatura delle fanciulle che si abbinerà al costume che le ragazze indosseranno. Francesca, Sabrina e Stefania, con il loro tocco magico, impreziosiranno il volto delle 12 Marie con un trucco leggero, solare, delicato come si addiceva alle giovani spose nel Rinascimento. Dopo un piccolo break con le prelibatezze della Pasticceria Marchini alle 14.30 il primo shooting con l’affaccio al balcone dell’albergo e la prima sfilata tra campo santa Maria Formosa, San Lio e quindi la passeggiata verso San Giovanni Crisostomo e la Strada Nova per arrivare allo stazio delle gondole di Santa Sofia.
Qui le 12 Marie, accompagnate dalla patron e “mamma” del concorso Maria Grazia Bortolato e dal consigliere delegato alla Tutela delle tradizioni del Comune di Venezia Giovanni Giusto, saliranno a bordo delle gondole messe a disposizione dall’Associazione Gondolieri per raggiungere lo stazio del Todaro e, quindi a piedi, il palco di piazza San Marco (tra le 16.00 e le 16.30) dove ad attenderle ci sarà il cerimoniere Maurice Agosti, meglio noto come il Principe Maurice e la Presidente del Consiglio Comunale di Venezia Ermelinda Damiano. A chiudere la prima uscita delle 12 Marie la classica cioccolata offerta dal Caffè Lavena.
Da sabato 3 fino a lunedì 12 febbraio, giorno in cui nelle Sale Apollinee del teatro La Fenice verrà eletta la Maria dell’Anno 2024, le 12 ragazze dovranno dimostrare di meritare l’eredità e la corona di Beatrice Raffael, Maria del 2023, che assieme a molte delle altre Marie dello scorso anno e degli anni precedenti, saranno spesso al fianco e di supporto a Maria Grazia Bortolato.
Ma ricordiamo chi sono le 12 ragazze che quest’anno aspirano al titolo di Maria del Carnevale 2024:
Giorgia Vettorello, 19 anni di Tessera, studentessa universitaria,
Lidia Gasparini, 18 anni di Chirignago, studentessa,
Gaia Donà, 18 anni di Venezia, studentessa,
Iolanda Gajon, 18 anni di Marghera, studentessa,
Ilaria Marvilly, 27 anni del Lido di Venezia, musicista,
Mariam Gargiulo, 27 anni di Dese, studentessa,
Laura Mattiazzo, 22 anni di Mestre, lavora in un’agenzia per eventi,
Rossana Grementieri, 27 anni di Cavallino-Treporti, praticante avvocato,
Nabila El Ashker, 27 anni di Mestre, insegnante,
Irene Renosto, 20 anni di Mestre, accompagnatrice turistica,
Elena Maria Furlan, 22 anni di Noale, studentessa lavoratrice
Silvia Zecchin, 20 anni di Noale, studentessa.
Riportata in auge dal regista visionario Bruno Tosi nel 1999 ed ereditata poi da Maria Grazia Bortolato, la rievocazione è diventata in questi ultimi 25 anni uno degli eventi cardine del Carnevale di Venezia, la Festa delle Marie ricorda un fatto storico realmente accaduto. Quella delle Marie era una delle feste più amate dal popolo veneziano, una celebrazione gioiosa caduta però in disuso già nel 1379 e poi ripresa alcuni secoli dopo ma in forma molto ridotta.
Oltre ad essere una rievocazione storica, la Festa delle Marie è anche un momento unico per ammirare i costumi della tradizione veneziana. L’Atelier Pietro Longhi ha creato il modello che verrà indossato dalle 12 ragazze anche durante gli appuntamenti del Carnevale 2024. Traendo ispirazione dalle opere del pittore cinquecentesco veneziano Tiziano Vecellio, Francesco Briggi, Anna Zappella e Raffaele Dessì hanno scelto le linee sartoriali della metà del Cinquecento e, come tessuto, un damasco color avorio e champagne con disegni floreali, prodotto dalla storica tessitura Rubelli.
Quello tra l’Atelier e il Carnevale di Venezia è un rapporto professionale che dura da ben 11 anni, ovvero da quando, nel 2013, l’allora direttore artistico Davide Rampello, chiese proprio a Briggi di cambiare i costumi delle 12 Marie.