Anche quest’anno tornano protagoniste sul Palco di Piazza San Marco le straordinarie associazioni carnevalesche, pronte a incantare il pubblico con splendidi costumi e danze tradizionali!
Ad arricchire l’evento, delegazioni internazionali con affascinanti maschere tradizionali provenienti da Slovenia, Sri Lanka, Filippine e Cina!
Sabato 15 febbraio, ore 15:30 – Maschere tradizionali Slovene
RUŽENJE KORANTA – Il Frastuono del Korant
Il Korant è una figura mitologica della tradizione slovena, spesso descritto nei racconti del XIX secolo come un dio della gioia e del vino. Questa creatura leggendaria, con il suo suono magico, trascina le persone nella danza ed è considerata il santo patrono dell’allegria, specialmente durante il carnevale. Con il suo incessante saltellare, correre e ballare, il Korant scaccia gli spiriti maligni, allontana l’inverno e invita la primavera a fiorire. Inoltre, è simbolo di fertilità e prosperità, propiziando un buon raccolto e garantendo salute e benessere a uomini e animali.
Il suo abbigliamento è tanto caratteristico quanto suggestivo: indossa una pelliccia di pecora e un copricapo di cuoio decorato con pelle di pecora, penne d’oca e dettagli curiosi come fagioli al posto dei denti. I baffi sono fatti di sorgo, mentre il naso lungo e la lingua rossa aggiungono un aspetto ancora più grottesco. Il copricapo è completato da due corna ornate con piume di fagiano. Intorno alla vita, il Korant porta cinque campanacci il cui suono riecheggia nelle celebrazioni. Tra le mani stringe la “ježevka”, un bastone ricoperto di aculei di riccio, al cui manico di cuoio le giovani ragazze annodano fazzoletti in segno di buon auspicio. Completa il costume con un foulard rosso al collo, calze rosse pesanti chiamate “gamaše” e robuste scarpe da lavoro.
All’interno del gruppo di Korant non manca mai la figura del diavoletto. Il suo copricapo, più piccolo, è realizzato in cuoio e pelle di pecora, con corna di mucca, baffi, un piccolo naso e una lingua rossa. A differenza del Korant, porta una sola campana e tiene in mano un forcone. Vestito con un costume rosso o nero in stoffa, il diavoletto ha un ruolo essenziale: è il responsabile del gruppo, oltre che custode del cibo e delle bevande, garantendo così il perfetto svolgimento della festa.
Sabato 22 febbraio, ore 16:30 – Danze tradizionali dello Sri Lanka
KANDYA, LOW COUNTRY, SABARAGAMUWA
UNA FUSIONE DI DANZE TRADIZIONALI E CONTEMPORANEE DELLO SRI LANKA
Il Consolato Generale dello Sri Lanka a Milano—rappresentanza diplomatica del Governo dello Sri Lanka nel Nord Italia—presenta con orgoglio una fusione di danze tradizionali e contemporanee dallo Sri Lanka!
Dedicata a rafforzare i legami culturali tra Sri Lanka e Italia, questa performance mostrerà l’eleganza delle antiche tradizioni della danza dello Sri Lanka intrecciate con la dinamicità della coreografia moderna. Con costumi vivaci, ritmi di tamburi e movimenti espressivi, lo spettacolo catturerà lo spirito del Carnevale—una celebrazione della trasformazione, della creatività e dell’espressione artistica senza confini. La performance presenterà una fusione ipnotica di stili di danza Kandyan, Low Country e Sabaragamuwa, ognuno dei quali racconta una storia di devozione spirituale, natura e identità culturale.
Artisti professionisti dello Sri Lanka, che hanno fatto dell’Italia la loro seconda casa, presenteranno il loro lascito artistico attraverso una serie di performance magnificamente coreografate. Avendo approfondito sia le tradizioni dello Sri Lanka che il panorama artistico italiano, questi talentuosi danzatori portano sul palco una fusione unica di eredità e influenze contemporanee. La loro presenza al Carnevale di Venezia è una celebrazione del radioso patrimonio dello Sri Lanka, presentato attraverso gli occhi di artisti che hanno abbracciato una nuova casa, mantenendo vive le loro tradizioni sulla scena internazionale.
Sabato 1 marzo, ore 15:30 – Danze tradizionali delle Filippine
ATI-ATIHAN
Lo spettacolo di danze tradizionali filippine “Ati-Atihan” è una vibrante esplosione di colori, ritmo ed energia.
I danzatori, i cui corpi sono dipinti di nero con fuliggine o vernice per assomigliare agli indigeni Ati, indossano elaborati costumi ornati di piume, perline e motivi indigeni. L’aria vibra al ritmo contagioso di tamburi, gong e altri strumenti a percussione. Gli artisti si muovono con un mix dinamico di passi, salti e ondeggiamenti, e i loro movimenti raccontano la storia di antichi scambi e festeggiamenti. I volti, dipinti di nero, sono incisi con espressioni di gioia e fervore mentre cantano “Hala Bira!”, invitando tutti a unirsi alla festa. È uno spettacolo potente e accattivante, una fusione di tradizioni culturali che incarna lo spirito di festa e di comunità.
Il “Vicenza Filipino Community Dance Group” è composto da membri della comunità filippina di Vicenza. Questo gruppo condivide con passione il proprio patrimonio attraverso esibizioni dinamiche. La loro presentazione dell’Ati-Atihan mostrerà la loro dedizione alla conservazione delle tradizioni filippine, con costumi meticolosamente realizzati e adornati con colori vivaci, piume e motivi indigeni. I loro movimenti ritmici, sincronizzati con il ritmo contagioso di tamburi e percussioni, racconteranno la storia dell’antica festa, trasportando il pubblico nel cuore delle Filippine. Con entusiasmo e orgoglio, il Vicenza Filipino Community Dance Group offrirà uno sguardo accattivante sul ricco arazzo culturale dell’Ati-Atihan, celebrando la comunità e il patrimonio attraverso la danza!
Martedì 4 marzo, ore 17:00 – Gli abiti tradizionali di Hanfu
Cento Fiori a Venezia 百花齐放在威尼斯
Donne cinesi in abiti tradizionali Hanfu danzano e cantano a San Marco, un trionfo di colori e culture
L’abbigliamento tradizionale cinese, Hanfu, porta con sé millenni di cultura e storia della Cina. Presentarlo durante il Carnevale di Venezia, una manifestazione internazionale, offre al pubblico italiano e ai visitatori di tutto il mondo l’opportunità di apprezzare in modo diretto il fascino della tradizione cinese. Questo evento contribuisce a superare le barriere culturali, favorendo una maggiore comprensione e un dialogo profondo tra culture diverse.
Lo spettacolo organizzato dall’Associazione Il Filo di Seta con la partecipazione dei cinesi che vivono in Veneto, rappresenta un’occasione per ritrovare un senso di appartenenza culturale in terra straniera, stimolando l’amore per la cultura cinese e la consapevolezza della sua trasmissione alle future generazioni. Inoltre, favorisce l’aggregazione delle comunità cinesi e promuove la cooperazione tra di esse.
L’introduzione degli elementi culturali orientali nell’ambito del Carnevale di Venezia dona un tocco unico a questa festività tradizionale, elevando la sua diversità culturale e conferendo una visibilità straordinaria agli abiti cinesi in Europa.
Attraverso la sfilata di Hanfu e lo spettacolo di musica, danza e canto, intendiamo mostrare, sotto molteplici aspetti, i modelli, i colori, gli accessori e le caratteristiche estetiche di questo abbigliamento tradizionale, affinché la cultura cinese possa brillare sulla scena internazionale.
L’intento è di promuovere l’integrazione culturale, con l’obiettivo di armonizzare la cultura cinese con quella locale, ispirandosi alla tradizione del Carnevale di Venezia, per creare un’atmosfera di scambio interculturale e rafforzare la collaborazione tra Cina e Italia.