Secondo la tradizione veneziana, ogni anno si svolgeva una lunga processione dall’Arsenale alla Chiesa di San Pietro di Castello. La processione era composta da tutte le coppie che si erano sposate entro un anno in quella chiesa.
La storia delle Dodici Marie risale al 31 gennaio del 944 a Venezia nel mezzo di una benedizione religiosa. Un gruppo di pirati rapì le spose presenti nella processione. I veneziani partirono per l’inseguimento e, sconfiggendo i pirati, riportarono le spose in città.
Per celebrare la vittoria, il Doge e alcuni elementi delle maggiori famiglie nobili, nominarono e sostennero economicamente, ogni anno, dodici fanciulle belle e bisognose. Furono chiamate “Marie” perché il giorno del ritorno delle spose rapite era il 2 febbraio, giorno della “Purificazione di Maria”. Le dodici Marie non venivano sostenute solo in pecunia per il loro matrimonio ma gli venivano forniti anche corredi e gioielli! Per questa ragione, negli anni, moltissime fanciulle volevano essere scelte per diventare una delle Marie, facendo diventare la selezione una vera e propria gara.
La testimonianza di questo evento è rimasta nel linguaggio comune: le 12 Marie, portate in processione, col passare del tempo, vennero sostituite dalle Marie del Tola, delle figure femminili in legno adornate di gioielli e dote come le delle vere spose. La parola Marionetta, figura antropomorfa in legno, deriva appunto da questa tradizione storica.
Oggi, la festa delle Marie è un evento portante del Carnevale di Venezia. La ragazza che viene eletta Maria del Carnevale, vincendo l’annuale competizione, ha la possibilità di diventare protagonista del Volo dell’Angelo, volando sopra Piazza San Marco!