04 March 2025

Il tempo di Casanova: la Maria 2025 Elena Sofia Cesca si presenta al pubblico del Carnevale in Piazza San Marco

Questo pomeriggio Elena Sofia Cesca, la Maria del Carnevale 2025, ha salutato i tanti presenti in piazza San Marco accompagnata dalle sue compagne di viaggio e dal consigliere delegato alla Tutela delle Tradizioni, Giovanni Giusto.
“La Festa delle Marie è una delle tradizioni più antiche e affascinanti del Carnevale di Venezia, un evento che affonda le sue radici nella storia della Serenissima e che ancora oggi riesce a emozionare e coinvolgere il pubblico- ha spiegato il consigliere Giusto dal palco- Questa celebrazione non è solo una rievocazione storica, ma un omaggio all’eleganza e al ruolo delle giovani donne veneziane nella nostra cultura. Ogni anno, le dodici Marie rappresentano la grazia e la fierezza di Venezia, portando avanti una tradizione che unisce passato e presente”.
Ecco il costume che oggi ha indossato la veneziana Elena Sofia Cesca, 19 anni, Maria dell’Anno 2025, sfoggiandolo per la sua passerella d’onore prima in gondola lungo il Canal Grande e poi in Piazza San Marco.
È sia maschile che femminile. Il colore azzurro dell’abito nel suo insieme ricorda il colore della città di Venezia. La stessa tonalità dell’abito indossato da Giacomo Casanova quando venne arrestato e che aveva appena ritirato dal sarto, consentendogli, poi, di uscire dalla porta principale di Palazzo Ducale, venendo scambiato per un visitatore rimasto sbadatamente rinchiuso all’interno.
Elena Sofia, studentessa di Medicina all’Università di Padova, è rimasta senza parole quando, lunedì sera, è stata proclamata Maria dell’Anno 2025 al Gran Gala delle Sale Apollinee del Teatro La Fenice. E oggi, come da tradizione, il primo di una lunga serie di appuntamenti: la passerella e la presentazione ufficiale al pubblico del Carnevale di Venezia, nell’ultimo giorno di Carnevale.
Alla Maria dell’Anno si sono unite anche Camilla Zordan, 18 anni di Mestre, iscritta al liceo classico, eletta Maria del Gazzettino, espressione del voto dei lettori dello storico quotidiano, e le altre 10 ragazze compagne di viaggio durante gli appuntamenti del Carnevale oltre alle due damigelle d’onore. Tante sono state le emozioni del primo giorno di Elena Sofia come Maria dell’Anno: prima con il rito della vestizione del costume personalizzato da Francesco Briggi dell’Atelier Pietro Longhi e, quindi, diventando assoluta protagonista del corteo in Canal Grande e del primo bagno di folla in Piazza San Marco.
Splendente nel suo costume di Maria dell’Anno, Elena Sofia ha vissuto così questa esperienza unica nel suo genere: “Già essere stata selezionata era per me un sogno – ha detto – da veneziana per me è un orgoglio, in questi giorni è come se avessi fatto un viaggio nella mia città”. L’acconciatura è costituita da un piccolo Tricornino femminile sul quale troneggia un Giacomo Casanova in miniatura che indossa un abito realizzato con lo stesso tessuto dell’abito principale e che dondola felice in una altalena formata da due bricole veneziane. La parrucca è ispirata a quella indossata da Donald Sutherland, celebre protagonista del Casanova di Fellini. Un collarino con Swarovski e la pettorina triangolare, virano l’abito nella sfera femminile della moda come pure il lungo mantello all’andrienne realizzato con un tessuto che ricorda il colore del mare e della laguna, elementi fondamentali della civiltà veneziana e dei ricordi del nostro seduttore.
Mentre le lunghe maniche con paramani e pizzi ai polsi, ricordano le “velade” giacche maschili in voga nel Settecento. L’apertura della giacca è bordata da una serie di colli di misure differenti che ci rimandano alle pagine dei libri letti e scritti da Giacomo ed alle numerose lettere ricevute ed inviare dal nostro veneziano. Dei panieri, elementi fondamentali della moda femminile rococò, cingono i fianchi dell’abito, ma sono realizzati in maniera tale da ricordare le grate delle prigioni e dei “Piombi” dai quali Casanova fu l’unico a scappare, dandogli poi la fama internazionale che lo seguì per tutta la vita. Le culottes, pantaloni al ginocchio tipici della moda maschile settecentesca, vestono la parte inferiore dell’abito riportandolo appunto in una sfera maschile della moda del tempo. Le scarpe con il tacco a rocchetto, così caratteristiche e inconfondibili nella moda dei due sessi, completano l’abito.

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