“Sono 12 ragazze che rappresentano Venezia, interessanti e con una certa cultura. Amano Venezia, conoscono la storia della Festa delle Marie e quindi sono molto felice della scelta finale che è stata fatta dalla giuria.– commenta la patron della Festa delle Marie Maria Grazia Bortolato – Rispetto al 1999, quando Bruno Tosi ebbe la geniale intuizione di riportare in auge questa che è in tutto e per tutto un capitolo della storia di Venezia, negli ultimi anni non si limita più alla scelta tra ragazze dei sestieri veneziani e delle isole ma si è allargata a tutto il territorio metropolitano. Non è un concorso di bellezza ma una rievocazione storica in cui pretendo che le ragazze siano protagoniste della vita veneziana e che imparino a conoscerla e a scoprirla”.
Novità per l’edizione del 2025 un giovedì grasso molto particolare e legato al tema del Carnevale di Venezia. “Le 12 ragazze per un giorno non indosseranno i costumi disegnati da Francesco Briggi ispirati al Tiziano ma diventeranno delle dame del ‘700 truccate e pettinate come quelle con cui spesso si faceva accompagnare Giacomo Casanova – aggiunge Bortolato -. Il tutto sarà inserito in un contest che verrà ospitato qui nelle sale di San Giovanni Evangelista aperto a tutti i fotografi che vorranno parteciparvi con la loro macchina professionale e il cui scatto migliore verrà poi premiato da una giuria di esperti”.
Cene, balli, visite nei musei, a Palazzo Ducale, pulizia dei masegni e dei monumenti imbrattati dai writers, soste nei caffè della Piazza, cene nei ristoranti tipici della città, ma anche solidarietà, cultura, condivisione. Tra scatti e sfilate le 12 ragazze protagoniste della Festa delle Marie del 2025 dal 22 febbraio al 3 marzo, giorno dell’elezione della vincitrice, saranno una presenza virale nel Carnevale veneziano.
La Festa delle Marie è, poi, anche un momento unico per ammirare i costumi della tradizione veneziana. Quelli che indosseranno le 12 ragazze, ridisegnati sempre dall’Atelier Pietro Longhi nel 2021, traggono ispirazione dalle opere del pittore cinquecentesco veneziano Tiziano Vecellio: Francesco Briggi e Anna Zappella hanno scelto le linee sartoriali della metà del Cinquecento e, come tessuto, un damasco color avorio e champagne con disegni floreali, prodotto dalla storica tessitura Rubelli. Quello tra l’Atelier e il Carnevale di Venezia è un rapporto professionale che dura da 12 anni, ovvero da quando, nel 2013, l’allora direttore artistico Davide Rampello, chiese proprio a Briggi di cambiare i costumi delle 12 Marie.
Ad indossare nel 2016 l’abito di Maria dell’Anno fu Claudia Marchiori, quest’anno membro della giuria che ha scelto le 12 ragazze finaliste della rievocazione storica. “La Festa delle Marie è come il primo amore, non si scorda mai e io ci sono affezionatissima perché mi ha dato e lasciato tantissimo e torno sempre con grande gioia perché malgrado siano passati ormai nove anni ho ritrovato quelle stesse emozioni nelle aspiranti Marie di quest’anno e in quelle selezionate – racconta la Maria dell’Anno 2016 -. Sono giovani ragazze, piene di speranze con tante passioni. Questa esperienza porta fortuna, anche se non si diventa Maria dell’Anno, perché è un’esperienza unica. Il tema del Carnevale di quest’anno mi affascina particolarmente. Non vedo l’ora di vivere l’atmosfera veneziana, di rimettermi in maschera e magari trovare un Casanova adatto anche per me”.