Da dove partire? Verso quale destinazione? Con chi condividere il viaggio? E, alla fine, cosa c’è da festeggiare? Questi sono gli interrogativi che preoccupano in particolare le ragazze e i ragazzi che popolano Venezia, la quale, per decenni, si è interrogata sul motivo per cui così tanti partano senza più tornare.

Nei giorni 10 e 11 febbraio, all’interno del Carnevale di Venezia, cinquanta studenti coinvolti nel progetto Andare Via (La Festa), si esibiranno su questo tema in un happening itinerante per le calli e i campielli della città, da Campo San Trovaso a Campo Sant’Agnese. La performance culminerà in un dj set della produttrice e cantautrice Elasi.

Andare Via (La Festa) è un progetto di teatro partecipativo promosso dalla Fondazione di Venezia che, nel corso di un percorso interdisciplinare sviluppatosi nel corso di tre mesi, ha coinvolto gli studenti di quattro Istituti di Istruzione Superiore di Venezia, ossia Francesco Algarotti, Bruno Franchetti, Benedetti Tommaseo e Marco Polo – Liceo Artistico.

Il progetto, curato e diretto dal regista e attore veneziano Alvise Camozzi, recentemente tornato in Italia dopo una lunga e premiata carriera in Brasile, ha visto la collaborazione, nelle loro rispettive discipline, del poeta Leonardo Mello, della produttrice e cantautrice Elasi e dell’urban artist Leone Solia. Si tratta di un progetto completamente partecipativo, in cui i ragazzi hanno contribuito, durante gli incontri, alla creazione della scrittura scenica, alla regia, alla colonna sonora, alla scenografia e alla grafica del progetto.

Andare via (La Festa) è il tema creativo a partire dal quale i giovani artisti hanno composto il mosaico di parole e suoni che costituiscono la drammaturgia, destinata a concludersi con una vera e propria festa. Il progetto nasce dall’idea di sovrapporre il motivo autobiografico della fuga, che necessariamente appartiene a ragazze e ragazzi, con frammenti letterari e teatrali che si allineano con questa tensione. L’argomento generazionale a sua volta si riflette sul tema dello spopolamento di Venezia e della relazione complessa con la sua terraferma. Unite e descritte entrambe, anzi cantate insieme.

Andare Via (La Festa) è una creazione a più mani e a più cuori: un percorso esperienziale realmente collettivo, durante il quale le risposte delle ragazze e dei ragazzi sulla fuga hanno riverberato il passato, ma, soprattutto, lo stare adesso qui: perché restare in una città che non si preoccupa di chi la abita? Gli artisti sono stati i facilitatori del processo creativo e hanno accompagnato gli studenti fino alla creazione dell’happening.

L’happening è un omaggio all’adolescenza, alla fuga e all’amore, intessuto con trame d’autore. Per comporre la partitura di parole e suoni, è stato seguito il filo narrativo di uno dei capolavori letterari per l’adolescenza, “Il giovane Holden” di J.D. Salinger, che emerge a frammenti sparsi e riconoscibili nella drammaturgia corale, insieme ad altri frammenti teatrali reinventati da Koltès, Camus, Heiner Müller, Goldoni e, non da ultimo, Shakespeare. Gli autori classici e moderni hanno contribuito a plasmare e difendere le parole, i desideri e le rivolte delle ragazze e dei ragazzi coinvolti.

Andare Via (La Festa) è un lavoro destinato a divenire festa corale.
Il Carnevale è giustamente un momento di svago e, nuovamente, di fuga.
Allora è giusto fuggire, chiedere, domandare. E ballare.