Archèus. Labirinto Mozart, a Forte Marghera
La Biennale di Venezia, per celebrare i 1600 anni della Città di Venezia in occasione del Carnevale, presenta un progetto speciale dell’Archivio Storico (ASAC): Archèus. Labirinto Mozart, un’installazione immersiva di Ophicina e Damiano Michieletto, realizzata in collaborazione con il Teatro La Fenice di Venezia, che avrà luogo a Forte Marghera, Edificio 29 (Venezia Mestre) dal 18 febbraio al 5 giugno 2022 (ingresso libero su prenotazione).
Archèus è un’importante novità, un significativo esempio del dialogo fra le arti e delle attività che La Biennale di Venezia intende svolgere tutto l’anno.
Il progetto Archèus si basa su una fusione di codici artistici, in cui la teatralità musicale de Il flauto magico di Mozart incontra le forme estetiche contemporanee. In Archèus, i caratteri dell’installazione – con l’immersione dei partecipanti in un ambiente concepito per stimolarne la percezione – si legano alla natura multimediale dell’opera lirica e a una struttura narrativa fiabesca, che invita il pubblico a condividere con i personaggi una sorta di trasformazione.
Il cammino di scoperta e mutamento dello sguardo si snoda attraverso cinque stanze unite da cinque tunnel bui: un tracciato labirintico all’insegna di un rovesciamento delle prospettive.
Il flauto magico si sviluppa infatti come un viaggio iniziatico percorso da Tamino (oltre che da Pamina e dall’aiutante Papageno). Il protagonista dell’opera di Mozart sperimenta il passaggio dal buio (inizialmente scambiato per la verità) alla luce della saggezza solare, nella quale la notte è riconosciuta come forza che divide e annienta. Agli spettatori di Archèus, come a dei nuovi Tamino, sarà proposta una simile metamorfosi percettiva.
Nei tunnel e nelle stanze di Archèus sono localizzate delle sorgenti sonore che amplificano lo spazio percettivo con brani tratti da Il flauto magico di Mozart, realizzato dal Teatro La Fenice nel 2015, con la regia di Damiano Michieletto, direttore Antonello Manacorda.
Archèus è realizzato con il contributo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Ingresso libero su prenotazione.
L’accesso è regolato sulla base di fasce orarie ripartite ogni 15 minuti per un massimo di 15 persone per ciascuna fascia.